Art. I. Teoria della Sensibilità pura. Modo con cui si formano in noi le percezioni degli oggetti sensibili. Dello Spazio e del Tempo
Art. II. Teoria dell’Intelletto puro. Generazione delle leggi universali che regolan gli oggetti sensibili. Categorie e forme del pensiero. Schematismo. Riflessione trascendentale. Natura
Art. III. Teoria della Ragione pura. Della legge dell’assoluto. Delle Idee trascendentali. Paralogismi, antinomie, e ideale della Ragione pura. Delle prove specolative dell’esistenza di Dio
Art. IV. Teoria della Ragione pratica. Sentimento fondamentale della coscienza. Libero arbitrio. Imperativo categorico. Unione necessaria delle due tendenze verso la felicità e verso il dovere. Immortalità dell’anima. Dio
Art. I. Esame della Teoria della Sensibilità pura
Art. II. Esame della Teoria dell’Intelletto puro
Art. III. Esame della Teoria della Ragione pura
Art. IV. Esame della Teoria della Ragione pratica
Art. V. Esame della Filosofia sperimentale opposta alla trascendentale di Kant
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Una Filosofia, siccome è quella di Kant, tendente a distruggere tutte le idee e le massime più fermamente stabilite così nelle pratiche Scienze, come nelle specolative, parvemi che non s’avesse a lasciare senza un accurato esame da chi preposto da Voi alla direzione della parte scientifico-letteraria in questo Collegio Nazionale, e incaricato d’espor l’Analisi dell’idee in questo Liceo, ha pur avuto recentemente l’onore di essere dal Presidente della Repubblica nominato fra i Membri dell’Istituto
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Nazionale diretto appunto all’incoraggimento ed ai progressi delle vere Scienze non meno speculative che pratiche. Se questo esame sarà di qualche vantaggio nel preservare la Gioventù da siffatta Filosofia, che dopo aver incontrate in Germania varie vicende, comincia ora con varie vicende a diffondersi anche in Italia, dovrassi a Voi, che a questi studj da qualche tempo intermessi vi siete compiaciuto di richiamarmi. Io intanto a Voi l’offro e come saggio della particolare riconoscenza ch’io vi debbo, e come parte di quella che vi debbe la Nazione per l’efficace e generosa premura che dimostrate ai veri avanzamenti delle buone Lettere, delle belle Arti, e delle sode Scienze.
Modena 5. Dicembre 1802.