ore non piove mai, nell'Egitto Superiore, nell'Arabia deserta, a Lima, a Guaiaquil nel Perù, VI, 90.
Paesi ove piove quasi tutti i giorni, a Quito, a Terraferma, a Popayan, a S. Fè., 90, 179.
terra sassosa e fruttifera, che non produce più gli antichi miracoli perché gli uomini non vi son più come già furo, III, 248, 249.
lago in Sicilia che bolle con violenza avendo delle aperture che gettano un'aria molto rarefatta, la quale in tempo di siccità respinge la sabbia circostante. Il suo fondo è di fanghiglia che sa di pece, e che accesa, si spegne difficilmente, V, 174, 175, 176.
sepolcro d'uomini e di |186| danaro. Una colonia Spartana migliorò quelle regioni che sotto i Volsci divennero poscia i granai di Roma. Riempite nuovamente di stagni vi si fece frammezzo la Via Appia.
Spese fatte da vari Imperatori e dai Papi successivi sino a Pio Sesto, V, 167, 169, 172.
tra Bologna, Ferrara e Ravenna, 173, 174.
ora abbandonata per l'aria umida e malsana, e serve solamente per la pesca di bellissime perle come le quarantatrè isole vicine, III, 554.
isola della Sicilia formata di scorie e di lava, 88, 89.
specie di sgombro del Mare Atlantico, 389.
nuovamente scoperto da un Inglese presso Siracusa, 188.
pesce del Mare Indiano, con processi simili alle dita più lunghi del pesce medesimo, II 519.
modo di formarli e di collocarli, VI 126, 127.
reso celebre dai Gesuiti, ricca provincia che non ha miniere, ma dà in vece molta seta, cotone, indaco, zucchero, miele, cera, tabacco, bestiami, pellicce, ecc., III, 574.
rana americana che conserva la coda anche dopo aver formate le gambe ed esser giunta alla totale sua grandezza, III, 35.
una o molte immagini del sole o della luna, riflettute dagli aghi di ghiaccio che trovansi nell'aria de' paesi freddi, VI, 174, 175.
tutta vôta al di sotto per fabbricare al di sopra. Le pietre adoprate sono piene di conchiglie, le quali ora non vivono fuorché nel Mar Pacifico, 110, VI, 296.
raia velenosa i di cui uncini servono agl'Indiani per frecce, II, 327, 328.
striscia di terra fredda e infruttifera, abitata da uomini alti e vigorosi, e ricca di cavalli, di vigogne, cocciniglia, cotone, miele e cera, III, 575.
conchiglie aventi un guscio solo, che si attaccano alle rocce sono quasi tutte mangiabili, ivi.
Se ne danno di trentasei specie, fra cui la Patella lacinosa, che in Olanda si paga trenta fiorini, II, 503.
mammiferi che di notte in grande grege saccheggiano le vigne, VI, 463.
asfalto che dal fondo del |188| Mar Morto si porta alla superficie e si raccoglie, V, 195.
e della Valacchia, III, 160, 161.
Veggasi Ostracion.
capitale della Cina, con due milioni di abitanti, ove niun Europeo poteva entrare, III, 346 e seg.
Usi e politica di cotesto paese, ivi, 355, 357, 358.
lago lungo diciotto miglia che riceve settantadue fiumi, V, 145.
comunicanti colle cellule della cute, e queste colle ossa delle spalle, colla gola e co’ polmoni, VI, 471.
fatte da pietre rotolate dal mare entro le caverne de monti, molto più alte adesso che il mare istesso, VI, 230, 231.
montante o rampicante, pesce delle Indie, che passa in terra e monta sugli alberi, III, 302, 303.
numerosa specie che abita i fiumi, mentre la Perca marina e la Perca lucioperca vivono nel Mediterraneo, e altre specie si trovano in America, II, 391, 392.
Nel Mare delle Indie avvi la Perca Polymna, |189| la Cottoides, la Stigma, la Diagramma, e la Radula, II, 517.
ove siano le migliori, II, 464, 466, 468, III, 554, V, 183.
Si cavano dalle Madreperle, dalle Myae, dalle Came, dai Cardi, dalle Orecchie marine, e da diverse altre specie di ostriche, II, 497, 498.
È prodigiosa la quantità di ostriche margaritifere sui banchi di melma della Baia di Bustard, II, 564.
Isole e paesi celebri per pescare le perle, II, 468, 469, 470, 474, 475, 477, 564.
Modo di fare questa pesca, modo di preparare le conchiglie; conseguenze che ne nascono, ecc., 471, 473, 478.
Se le perle procedano da malattia, e altre questioni sul loro colore, bontà, figura, ecc., 479, 480, 482, 484, ecc.
gran paese diviso in pare orientale e occidentale da un immenso deserto di sale il quale è circondato da montagne vulcaniche. Egli molto scarseggia in acqua, ma d'altronde ha regioni bellissime, ove pompeggiano tutti i frutti del mezzogiorno, e brillano le fabbriche di seta e di camellotti, III, 253, 254, 255.
che han creduto di aver fatto il giro del globo, I, dalla p. 14 alla 19.
assai più decapitato di Quito per bellezze, per clima, e per tesori. Egli dà per altro più argento che oro, dà miniere ricchissime di mercurio, di stagno, di rame, dà lana vigogna, il balsamo peruviano e la China, – Che cosa vi ha egli guadagnato la Spagna? III, 566, 667, 568.
detto ancora pesce rospo o pesce ratto per la sua figura. Egli ha una tuberosità dentata e velenosa che se viene levata si può mangiare, II, 327.
specie di cane marino, 336.
o becco marino, di cui se ne danno otto specie credute tutte velenose, 345, 346, ecc.
specie di cane marino capace di prendere e divorare un marinaro, 337, 338.
anguille con proboscide dell'isola di Ceylan, 511.
o S. Pietro, 375.
o pesce bilancia, cane marino di analoga figura, 336.
specie di Lofi o diavolo marino, 344.
o Fiburo, 337.
specie di Labro, che trovasi in Siria, 393.
II, 365.
che si trova presso Genova e Roma, 365.
non più lungo di quindici piedi, e atto nonostante a sventrare una balena, II, 102, 103.
delfino appartenente alle balene, quanlunque ne sia il maggiore nemico, 98.
detto sole marino, 349, 350.
364.
Pesce volante, detto Gasteroceo delle Indie, 517.
Pesce volante piccolo e pesce volante, lungo sino a diciotto pollici, 381, 382.
Pesci volanti, simili alle aringhe, frequenti nel grand’Oceano, e che di rado passano il 40° grado di latitudine, 519.
Altri pesci volanti a sciami, 394.
o squali, 101.
divisi in cartilaginosi ed in spinosi. Respirano come gli animali aventi polmone, e gonfiano una vescica per innalzarsi sull'acqua e taluni ancora per volare. Hanno finissimo odorato e sorprendente udito. Sono estremamente prolifici, e cominciano a generare prima di |192| essere all'ottava parte del loro sviluppo; e di più hanno de' veri ermafroditi, VI, dalla p. 485 alla 490.
Pesci piatti, nuotanti sopra un fianco solo. Essi hanno ambedue gli occhi, ora sul lato destro, ora sul sinistro, lo che varia nella specie medesima, II, 153, 154.
L’Hippoglossus ha forza per rovesciare un battello, e tira seco al fondo l’aquila che caccia sopra di lui gli artigli, 155.
Dopo le aringhe e il baccalà egli offre la pesca più lucrosa, facendosi di esso il Raf e il Resskel, 155, 156.
Il Pleuronectes cynoglossus chiamasi tale assomigliando alla pianta dell'istesso nome, 158.
Il Pleuronectes platessa pesante da quindici a sedici libbre: è mangiato fresco, ed è esportato secco in grande quantità, 159.
Il Pleuronectes flessus riempie le peschiere di molti Olandesi, ed affumicato viene spedito in ogni parte, 160.
Altri pesci piatti del Mare del Nord aventi gli occhi sulla parte sinistra.
1° Il Rombo, detto pesce quadrato:
2° Il Pleur asper maximus di figura ovale: |193|
3° Il Passerino, Pleuron. Passer, II, 161, 162.
Pesci soffiatori, 349.
Pesci spinosi, Diodon, creduti venefici da alcuni e mangiati da altri, 352.
malattia propria dell'Oriente, che da Costantinopoli si propaga in Siria, nell'Arabia, nell'Egitto Superiore, e altrove non isviluppasi che per infezione, V, 333, 334, VI, 43.
Questione se provenisse dall'Egitto. Storia di alcune pesti presso gli Assiri e altre nazioni, V, 335, 336, 337, 342, 343.
Giova il gettare le merci appestate nell'acqua mentre a bruciarle si diffonde il contagio, V, 337, 338.
Gli apportatori di acqua ne vanno esenti, 339.
Strani capricci che la peste manifesta, 340, 341.
animali, IV, dalla p. 172, alla 185, VI, 274, 275, 276, 289, 290, 291, 313, 314, 315.
Rarissime sono le petrificazioni di ossa di |194| uccelli, non perché siano nati tardi, ma perché volando fuggono le catastrofi, VI, 323.
Che fosse la provvidenza per l'uomo ciò che è il volo per gli uccelli? IV, 184, V, 222, VI, 328. Indi, 354.
Tra gl'insetti petrificati avvi il Tribolito, che è insetto di mare, la medusa, e l'entomolito non alato, che trovasi in molti luoghi senz'essere numeroso in alcuno, 323, 324.
Petrificazioni di betulla, di noci, di spighe e di frutta. Le petrificazioni di erbe sono rare, e molto più di fiori, VI, 311, 312, 313.
Petrificazioni di vegetabili sconosciuti, 309, 310.
pesce che ha una testa anche più grossa del Macrocefalo, 97, 98.
vegetabili animali che propagansi mediante i germi ed i rami. Abitano ne' coralli, o sono animali infusori che vivono solamente di acqua, VI, 462.
malattia che si comunica per infezione, produce idropisia, non guarisce senz'arte, e non attacca mai due volte, 354, 355.
della Guinea, senza corna con gambe piccolisime, III, 378, 465.
vulcano ardente, fra i cui strati di lava vi sono cristalli di zolfo i più belli che si conoscano, III, 86, 87.
Egli è il solo monte che non faccia catena; e sopra di lui vedesi il sole molto prima che nasca e molto dopo che è tramontato, IV, 5, 6, 362.
Il clima di Teneriffa viene riputato migliore di quello di Madera, ove gli etici inglesi vi vanno a guarire, 333, 334.
basalto di grana più fine, 250.
specie di pietre fetenti portale ne' campi dalle inondazioni del Mar Morto. Suscettibili di politura, esse contengono spesso delle petrificazioni, e si usano per selciare i cortili; ma gli Arabi coll'abbruciarle in luogo di legna hanno insegnato che l'istessa cosa poteasi fare ancora della lavagna, V, 195, 196.
Al Capo di Buona Speranza galleggiano alla mattina sul mare, e servono di navi ai Negri, ma a mezzogiorno da sé stesse si sprofondano, II, 277.
Le cave considerabili di pietra pomice si hanno a Lipari, ove se de fa gran commercio, sia per polire i cuoi, sia per lisciare le |196| pergamene o per impedire la fermentazione del vino, IV, 254, 255.
monte che ha una specie di cappello, dotto per ciò dagli antichi pileato, ed è interamente composto di conchiglie, IV, 6, VI, 278.
piccoli gadi, così chiamati perché i cani marini seguono le loro orme, II, 333, 334. Indi 392.
uccelli del Mare Glaciale meridionale, che possono poco volare e non avrebbero potuto moltiplicarsi fuorché in quelle regioni quasi inaccessibili, 195, 196, 197.
animale simile alla lumaca, avente fiocco d'aurea seta con cui si fabbricano sontuose stoffe. Avvene di più specie messe a contribuzione dagli antichi, 406, 407, 409.
bollenti, provenienti da nubi sollevate da vulcani, VI, 91.
Piogge di latte e di sangue, acqua piena l'insetti rossi microscopici. In altri casi si è trovato nelle piogge del cinabro disciolto, della materia minerale, della polvere fecondante dei fiori.
Vi sono delle acque stagnanti tinte dal musco acquatico rosso, o colorate dalla terra di bolo, o da una specie di argilla rosso-giallastra, o da una quantità di pulci rosse nuotanti, VI, dalla p. 97 alla 101.
Piogge e nevi di vermi, di zanzare, d'insetti, VI, 102.
Piogge di rane e rospi frequenti nell'Africa e nell'America, dopo qualche turbine, 103.
Piogge di vero zolfo sollevato dai vulcani e precipitato assieme coll’acque, 95, 96.
Piogge di sassi, originate da irruzioni vulcaniche e portate da bolidi. Esempi antichi e moderni. |198|
Per lo più queste pietre erano roventi, nere, bruciate, poco simili ai nostri fossili non contenenti de' principi comuni coi prodotti del Vesuvio. Una massa di ferro pesante settant'una libbre non può esser fusa e sollevata alle pubi fuorché dai vulcani Quando se ne trova un'altra di 30,000 libbre a Chaco, in una pianura senza un sasso e senza una traccia di miniere di ferro, qual capriccio immaginare che l'abbiano costì portata? VI, dalla p. 103 alla 110, 144, 152, 153, 154, 156.
Piogge Tropiche nell'Abissinia, nell'Arabia, nella Nigrizia alle Indie, sul Malabar, sull'isola di Ceylan, e in generale in quelle regioni ove, come il Nilo, i fiumi sogliono periodicamente straripare, III, 150, 297, 298, 299, 349, 399, 400, 554, 555, IV, 13, V, 30, 99, 100, 101, VI, 58, 59, 177, 178.
II gran Tamala fa che una parte dell'Abissinia soffra per sei mesi le piogge tropiche, e l'altra parte ne sia serena, come precisamente fanno le Gates relativamente alle Coste di Coromandel.
effetto dell'elettricità comunicata o perduta dalle nubi. La grossezza delle gocce è proporzionata all'elettricità medesima |199| come presso di noi si vede in occasione di temporali, mentre alla Zona Torrida hanno sempre un pollice di diametro.
Misura dell'acqua caduta annualmente nei vari paesi, VI, dalla p. 87 alla 90.
Pioggia di cera veduta a Konigsberg, 101, 102.
Pioggia di frumento consistente, in semi e nodetti di calcedonia e di berberi, 102.
Pioggia sulfurea vegetabile, prodotta dal passaggio di una tromba marina sopra selve di pini e di faggi, 93, 94.
rana d'America, la pelle della quale è seminata di uova che fecondate dal maschio crescono, e dopo tre mesi diventando mature si staccano, III, 34.
mirabile di Baia, le cui mura hanno un intonaco di stalattite depostavi dalle acque, IV, 377.
metallo scoperto del 1736, e gettato dagli Spagnuoli ne' fiumi perché non venissero falsificate le monete, III, 556, 557.
altre volte propria della Grantartaria, e ora sparsa in molti paesi, specialmente nella Polonia, ove gli ammalati stanno ai sani come tre a dieci.
Circostanze che l'accompagnarono, e sintomi che presenta, V, dalla p. 355 alla 360.
sgombro colorito presso Amboina, II, 515.
fiume che va al mare portandogli ogni ora 200,000 tese cubiche di acqua, 271.
Una volta per recarsi da Aquileia a Bologna dovevasi fare gran giro alla diritta, perché l'Adige e il Po non avevano formato ancora il letto che Marco Scauro regolò; e le terre guadagnate in tal modo chiamaronsi Polesine di Rovigo, il granaio del Veneziano, VI, 257.
della terra assegnati dalle stelle, I, 58, 59.
Hanno sei mesi di notte perpetua e sei di luce, 6o. |200|
L'ombra vi è circolare perché il sole gira intorno al polo come vi girano le stelle, I, 79.
pesci dell'Atlantico, che hanno dei, processi liberi alquanto simili alle dita, II, 395.
corpi rotondi, chiusi in un sacco senz'alcun'ala, niun osso calcare o cretoso, aventi otto braccia e suscettibili di acquistare molta grandezza è molta forza, dalla p. 167 alla 182.
scienza dominante nel secolo decimo sesto e settimo, I, XIII.
seppia che lucica di notte, II, 397.
di terra, assai migliori della segale per fare acquavite, IV, 70.
villaggio sepolto dal Vesuvio, e particolarità che ora vi si ammirano, 274, 275, 279.
Il lago di Cirkistz ha degli sfoghi sotterranei, e con uno si getta in un grand'antro di rocce, il quale forma un alto ponte portante due chiese ed una casa, V, 51, 52.
Ponte più ardito è quello di Veia, formato con un arco di cento quattordici piedi, le cui basi hanno l'altezza di ottantasei e la grossezza di venti, V, 52. |201|
Il fiume Ceder-Creek nella Virginia si scavò un antro inmenso nelle rocce, e gli avanzi di quest'antro formano il ponte più magnifico che fantasia possa immaginare, V, 53, 54.
cerv o III, 378.
Porco del Capo Verde più temuto del leone, ivi.
Porco marino, specie di delfino più piccolo, II, 318.
cinese, ove il granito è l’ingrediente principale, IV, 207.
conchiglie che sembrano uovi tagliati pel lungo, e belli e splendenti come la porcellana cinese. Ve ne sono di ventiquattro specie, fra le quali molte rare ed altre che spendonsi come moneta sonante, II, 496, 497, 498, 499.
Veggasi Murice.
strettissimo passaggio aperto dai Persiani frammezzo alle rocce, e lungo otto miglia, III, 254.
altre volte generale deposito de' tesori del Chilli e del Perù. Rare volte per altro partivasi da esso senza lasciarvi due terzi dell'equipaggio; ed i cavalli medesimi, le galline e gli altri animali costà portati dall'Europa non razzano più, e vi periscono, 552, 553, 554.
eterna che la terra aspetta fra 198,000 anni, I, 61.
de' mari, I, 141, 142, 144, 146, 148, 149.
rapidissimo rigonfiamento dell'acqua durante il flusso del mare, che fa strepito orrendo, e viene attribuito a delle caverne presso il fiume Amazzone, 222, 223.
animale enimmatico alquanto simile alla lucertola, V, 158, 159.
fondo del Mar Baltico ove ha lasciato e sussistono ancora 1037 laghi, 146.
specie di leone americano che osa attaccare soltanto i piccoli animali, III, 31.
I, 68.