pesce che dell'interno sta in mare e all'estate ne' fiumi, V, 221.
conoscitore di lingue e non di mondo, I, XIII.
chiamati aringhe groenlandesi, |210| petrificati presso Zuckertopt, e che trovansi anche vivi nelle acque vicine, VI, 294, 295.
dell'acqua del mare, I, 154, 155, 156, 159.
Processi naturali e artificiali per estrarne il sale, 157, 158.
Proporzione diversa di sale ch'ella contiene ne' mari diversi e a diversa profondità nel mare medesimo, 162, 163, 164, 343.
Analisi dell'acqua marina contenente sal comune, magnesia e gesso, 170.
Salsedine costituita unicamente dal principio igneo, quello che costituisce ancora l'acidità; e non essendo egli sufficiente nell'acqua ne avviene che questa non è acida malgrado le ottantacinque parti di ossigeno sopra quindici di base da cui è costituita, V, 446, 447.
città forte e popolata dell'Asia Superiore ove risiede un'università maomettana ed un'eccellente fabbrica di carta di seta, III, 219.
vento sopraccarico d'elettricità che dura un quarto d'ora, ma distrugge eserciti come il fulmine. Le bestie lo presentono, e nascondono la testa nella sabbia, l'atmosfera si fa rossa, e un odor di zolfo, un sibilo atterrisce i mortali, VI, 42, 43.
pesce nelle acque della Slesia di ottimo sapore e di brillantissimi colori, V, 223, 224.
pianura che una volta deve esser stata un gran lago. Tuttora ella è più alta di Quito, ed ha una cascata d'acqua la più insigne che si conosca. Basta dire che dove comincia vi gela tutte le notti, e dove termina avvi un caldo notabile.
L'efficacia del sole solleva troppe nubi per cui a Santa Fe' i giorni sono torbidi e oscuri, ma le notti sono serene e brillanti; anzi, passa il proverbio che ivi piova sei mesi prima di S. Giovanni e sei mesi dopo, V, 65, 66, 68, 304.
La soverchia sua elevazione fa sì che non allignino pesci nelle sue acque, ma in distanza di venti miglia avvi il laghetto Chiquinquira che n'è ricchissimo, 206, 207.
ha un suolo talmente caldo che i piedi se ne risentono, ed ha ventidue gran bacini d'acqua che bollono perpetuamente, III, 549, 550.
isola distrutta, e per così dire, vetrificata dai vulcani, III, 104.
uomo salvatico delle Indie Orientali, incapace di camminare diritto e di loquela, 455.
montagna circondata da monti più alti e resa valle ove gli uomini soffrono nausea e vertigini, e le bestie somma prostrazione di forze, IV, 73, 74.
per misurare le profondità dei mari, I, 128, 129.
di animali enormemente grandi di |212| cui ora non veggonsi più gli originali, VI, 298, 299, 300.
vortice presso lo Stretto di Messina che non fuggesi senza cadere nelle Cariddi, 209, 211.
pesci di color dell'ombra, chiamati Ombrine, e saporitissimi a Genova, II, 377, 378.
detta Orangutang, 456.
Gibbon o Calobock, scimia che ha il volto più umano di tutte, e si trova alle Molucche, 456.
Differenze che lasciano l'organizzazione della scimia molto al di sotto della nostra. Spediscono pur esse avanguardie e avvertono con gridi in caso di pericolo, 456, 457.
Scimie colla coda e senza, 463.
uomo salvatico africano, grande come un ragazzo di dieci anni, 454, 455.
quanto siano dall'uomo differenti, VI, 456, 457.
o Pongo, scimia africana più somigliante all'uomo, III, 187, 188.
vento che proviene da caldi deserti e illanguidisce tutta la natura. A Palermo fa ascendere il termometro F. dai settantadue ai cento dodici gradi, ma presto le colonne fredde dell'aria superiore precipitano, e sembra allora alle prostrate fibre di sentir freddo quando cala agli ottantadue gradi, VI, 34, 35, 36.
di mare, I, 128, 129.
ignoto agli antichi perché i loro marinari non andavano mai nelle regioni settentrionali, restando privi di carni fresche e obbligati a non rinovare l'aria delle stanze.
Preservativi usati da Cook, V, 326, 399, 331.
pesce de' giugulari appartenente al Mare Indiano, II, 513.
pesci del Mediterraneo paragonabili ai porci, 374.
dello Zodiaco, I, 63.
Due mila anni sono il Sole non trovavasi nella state ove si trova adesso, e così si dica nelle altre stagioni, 64, 65. (Veggasi Climi cangiati).
Ne' dodici figli di Giacobbe e in Dina trovasi la denominazione dello Zodiaco. Ivi, nota.
paese umidissimo e malsano ove si |214| trova un eccellente correttivo nella gomma rabica coltivata dagli stessi Mauri del Monte Sinai ivi stabiliti, III, 433, 434, 435, 436, V, 324, 325.
terra costale tra il gran deserto dell'Africa e la Guinea, confinante col Senegal, colla Nigrizia, col Capo Verde, ecc. Essa pure ha delle regioni deserte, ma nelle fruttifere offre riso, miglio, pepe, ananassi, gomma mastice, cassia, ambra, zibetto, vino di palma, e idromele inebriantissimo, 439, 440, 441, V, 323.
specie di Aquila nella Terra degli Ottentotti, 479.
detto Golfo di Bassora, quello che offre le più belle perle del mondo, II, 464, 465, ecc., V, 183.
Una volta si estendea sino alla città d'Hire, ma oggi si è considerabilmente allontanato restringendosi, VI, 253.
sul lago di Huron, che dà lampi e tuoni straordinari in una regione ove non sogliono esservi mai temporali, V, 139, 140.
di cui vi sono cinque specie, e le più notabili sono il polpo e la seppia |215| officinale, la quale se getta un osso pare una schiuma, II, 397.
più lungo di un albero da vascello. Sua descrizione alquanto favolosa. Gli storioni vanno uno dietro l'altro così da vicino che la loro continuazione può aver dato motivo al racconto dello smisurato verme marino, 182, 183, 184.
avente una vescica cornea col suono della quale incanta, adormenta gli scoiattoli e li divora, III, 37, 38.
conchiglie da un guscio solo non ritorto, divise in cinque generi, II, 503.
conchiglie classificate in sedici specie, fra cui alcune piccole come semi di cavolo, ed altre pesanti venti libbre, 404.
tronchi articolati e filamentosi formati dai polipi, ma non calcarei, 445, 446.
sua storia, suo prodotto in Italia, III, 187, 188.
estinta dai marinari col porsi de' panni bagnati indosso, I, 172.
popolo nero cacciato dagli Abissini come bestie selvatiche, III, 411.
quarantasei isole maggiori e quaranta minori, che servono solamente a pascolare |216| bestiame. Nella giornata più lunga il sole tramonta solamente per tre ore, e in queste tre ore lascia tanta luce ancora da poter leggere, III, 77.
isola galleggiante nella Prussia Orientale, e poscia divisasi in tre piccole isole, 130, 131.
pesce viaggiatore, di una carne grassa e nauseosa che scaccia le aringhe, II, 162, 164.
Nel Mare delle Indie abbonda per altro una specie di sgombro di carne rossa saporitissima, 515.
Questi pesci voracissimi vanno in estate dal Nord verso Spagna e nel Mediterraneo; e se ne veggono di più specie, fra le quali la palamita, il tonno, lo sgombro turchino, ecc., 384, 386, 388.
paese grande come la Francia, che produrrebbe d'ogni cosa, ma è reso infelice pei diamanti, pe' zaffiri, per le agate, pel piombo, per lo stagno di cui un despota fa commercio. Quivi il fiume Menam straripa quando germoglia il riso, e ritirasi quando matura; e sin dove egli influisce tutto è ridente e fruttifero, V, 99, 100.
Avvi molto calore nell'aria soverchiamente |217| secca, per cui non sudando gli abitanti, sono inquieti e soggetti alle oftalmie, V, 309.
Asiatica con sei vulcani, III, 205, 207, 208, IV, 297.
Siberia Europea, quasi disabitata e incolta, ove si conbinano i due estremi del caldo e di un freddo capace a congelare il mercurio, III, 183, 184.
Nelle steppe della Siberia Meridionale la rugiada contiene delle parti salate, V, 315.
divisa dall'Italia per un terremuoto, II, 212, 213.
pesci vivipari, tutti formati di articolazioni, II, 353, 354, 355.
pesce mangiabile che abita i fiumi del Senegal, il Nilo e altri fiumi d'Africa, V, 225.
il gigante d'acqua dolce, lungo più di nove braccia, e prese le ossa sue per ossa umane, V, 222, VI, 195.
donne marine, II, 298, 299, 300, ecc.
Colombo le ha riconosciute per Foche, chiamate dai Groenlandesi pesce bianco, 309, 310, 315.
celebre pe' suoi cedri, ha solamente quaranta giorni d'inverno ed un estate incomodissimo, ha molte cavallette che vi si mangiano come cibo squisito, e mostra ancora le rovine dell'antica Eliopoli, III, 247.
popolata città nel regno di Tripoli, piena di sorgenti d'acqua dolce e salata, che sono quelle istesse descritte da Erodoto. Dai monumenti antichi pare che siano quivi le isole di Giore Ammone, III, 416, 417.
Attraversando molto deserto si arriva alle montagne bianche e nere dell'Africa, indi a Temissa, poi a Fezzan, che conta cent'una città e villaggi. Vivono quasi tutti gli abitanti col prodotto delle Caravane, e con quello dei datteri, 418, 419, 420.
vento meridionale nella Spagna, che assomiglia allo scirocco, ed eccita straordinariamente alla voluttà, VI, 44.
veduto e prima e dopo che sorpassa l'orizzonte, I, 74, 75, nota.
rese tali per umani capricci, e fertili d'altronde, e capaci d'immensa popolazione, III, 595, 596.
di Fontestorbe in Linguadoca, che per trentasei minuti corre, e per trentadue o mezzo riposa, IV, 359.
Sorgente di vapore bituminoso nella Virginia, il quale, se viene acceso, rende caldissima l'acqua fredda del gran recipiente, IV, 369, 370.
Sorgente: La Tara in Berna che scorre ogni sette anni, IV, 360.
Sorgente presso Tours in Francia, che depone un bellissimo alabastro, 376.
Sorgente di Pader in Westfalia, che ha sempre l'istessa veemenza, venga o non venga pioggia, 358.
le più frequentate, 391, 392, 393, 394.
Quella presso Skalhot in Islanda slancia l'acqua a settanta piedi, e rompe e gitta le pietre che vi si buttano dentro, 395, 396.
Elleno solamente sussistono in luoghi formati di strati ove l'acqua poss'essere filtrata e condotta; mentre le isole formate di masse sregolate non hanno che stagni e paludi. L'acqua penetra a qualunque profondità, e nelle stesse a regioni sassose trova spaccature e tubetti cha la fanno correre per centinaia di piedi per cui non si ferma se don quando trova un piano di argilla o di roccia impenetrabili. Il pendio di questo letto dà corso alle sorgenti, e la provenienza loro si ha sempre da luoghi molto più elevati, IV, 352, 353, 355.
Qualche volta il calore sotterraneo solleva |220| l'acqua in alto finché trova una roccia che la raccoglie come fosse un coperchio, e levando cotesto coperchio si è veduto un'immensa nebbia, oppure è mancato il corso di qualche ruscello. Si spiega con ciò perché vi siano sorgenti che corrono all'istesso modo anche nelle maggiori siccità, ed altre che non iscorrono punto quando nell'estate o nell'inverno vengono le piogge a rinfrescare il suolo e a impedire che il calore sotterraneo possa compire le solite sue evaporazioni, IV, 356, 358, 361, 362.
Le sorgenti comunicano co’ fiumi e col mare, ed avvi un pozzo a Plougastel che s'innalza durante il riflusso e cala durante il flusso, 361.
Altre notizie sopra le sorgenti, 362 e seguenti.
Tra le sorgenti vi sono quelle caldissime senz'anche contenere materie minerali; altre così profonde per cui non vi è freddo capace a gelarle; altre che possono cuocere la carne, e che per farle bollire richiedesi tanto fuoco come fossero fredde, IV, 391, 392, 396.
Sorgenti di Nafta, delle quali la Persia abbonda. Esse danno alla superficie una liquida materia che serve ad accendere le lampade, e al fondo danno un catrame, che mescolato collo |221| sterco di vacca serve per far fuoco, IV, 383, 384, 385, V, 290, 191.
Sorgenti di sale che provedono la Germania, la Galizia, e il Luneburghese, IV, 368.
Sorgenti infiammabili pe' gas che svolgono presso la fonte di Dodona a Velleja presso Piacenza, a Barigazzo e altrove, 379, 380.
Se nel fiume Niagara cade un legno ardente la superficie del fiume si accende; e ciò deriva dalla nafta che dà eziandio all'acqua buon sapore e molto freddo, 382, 383, 384, ecc., V, 142, 143, 176. Sorgenti di zolfo calde e fresche, IV, 370, 371.
Sorgenti la cui acqua fa cadere i denti senza recar dolore, 372.
(Delphinus pinna), II, 319.
pesci del Mar Atlantico e taluni del Mediterraneo, di cui ve ne sono di ventisei specie, 389, 390.
pesci velenosi, 571, 572, 574.
appartenente al mare delle Indie, 515.
veduto alcune miglia prima delle isole gelate, e cagionato dal loro riflesso, II, 2.
zoofiti irritabili che si attacchano agli scogli, II, 147, 148.
isola la più conosciuta fra l’Ebridi, tutta di basalto, III, 81, 82.
varianti nell'anno, I, 1, 60, 68, VI, 177, 182, 184, 187, 189, 190, 192, 193.
loro bellezza, loro varietà, loro diversa composizione, IV, 150, 153, 155, 158, 168. Indi 169. (Veggasi antri di Stalattite e Antri di Acqua).
La stalattite si trova solamente pelle montagne calcaree coperte di pianticelle, non mai sotto il nudo monte; ed anche la stalattite antica non è che calce o gesso filtrato, IV, 170.
In tutti gli antri dove vi sono delle ossa, queste ossa sono incrostale entro e fuori di stalattite; ma negli antri di Klaustein non se ne vede traccia essendo la montagoa priva di piante, 178.
Presso Ober-Weimar si attacca tanta stalattite al molino che bisogna ogni tanto staccarla dalle ruote. Avvi una fonte a Carlsbad che in ventiquattro ore incrosta qualunque corpo di stalattite or bianca, or grigia, or rossa; e specie ancor più singolare si è l'erbsenstein, che trovasi in masse capaci di politura, 377, 378.
isola piena di montagne accese, consacrata a Vulcano, III, 88.
legno intirizzito, tessuto di tubi paralelli della grossezza di una penna d'oca, VI, 310.
ruscello che cade da tale altezza e con tanta veemenza per cui l'acqua si disperde a mezz'aria come polvere. Troppo gonfiando in inverno, egli gela, e la cascata sua sembra diventare una vena di vivo cristallo ornata dell'iride, V, 68, 69.
Probabilmente sono dell'istessa natura delle bolidi, ma molto più lontane, IV, 86, V, 281, VI, 160.
indicanti la loro vicina estinzione al numero di trentatrè, fra cui la 19° dei pesci, VI, 161.
al numero di 31, VI, 161.
III, 603, 604.
Nella steppa di Baraba abitano degli Unni che scrivono sulle scapole di montone; e Atila potea avere una bella biblioteca! III, 605.
antropologica o della libertà interna.
Storia della fisica o della natura esterna.
Storia politica o della libertà esteriore, I, XV, XVI.
o di Cook, siluato fra l'Asia e l'America, I, 395, 396.
isole vulcaniche, III, 99.
pesci con macchie più lucenti in Europa che in America, II, 363.
mancante di penne lunghe nelle ali e nella coda. Egli abbandona le sue uova ai raggi del sole sopra la sabbia, VI, 471, 477, 481.
specie di giovane elefante senza proboscide, abitante nell'isola di Java, III, 184, nota.
nullo nel vôto e tanto più sensibile nell'aria fredda e condensata. Egli consiste in vibrazioni impresse nell'aria, le quali simetricamente dispongono la sabbia sopra le lamine elastiche e producono una specie di nebbia sopra l'acqua di un bacile metallico se viene percosso, VI, 68, 69, 132, 133.
specie di burrasca che rovesciando i vascellI pianta l'albero nell'arena, I, 201, 202, 203.
paese ricco di laghi, fra i quali il Maeler è lungo dodici miglia, ed ha 1290 isolette, V, 145.