Del modo con cui la corrente forma il suo dominio e il suo letto
Del fondo del fiume e delle materie che i fiumi conducono seco
I. Natura e qualità di essa
4
Ordinariamente si dividono i fiumi: 1. i fiumi primari e secondari. I primari sono quelli che ne raccolgono molti altri, conducendo poi l’acqua per lunghe distanze al mare. I secondari quelli che sboccano in altri senza conservare il loro nome, come la Mosel e il Meno. Unendosi due fiumi, non sempre il maggiore conserva il suo nome: così l’Ucayale, il quale corre nel Marannon (fiume Amazzone), è assai più largo, profondo ed abbondante di acqua del Marannon istesso. Anche le sorgenti dell’Ucayale sono più distanti, e forniscono maggior quantità di acqua: esso riceve tutte le acque del Perù superiore; ed ove si unisce ad esso l’Apurinac, formandovi un fiume notabile, osservasi nella stessa latitudine il Marannon come un piccolo braccio(1). Anche l’Inn, unendosi al Danubio presso Passavia, è più considerabile del Danubio stesso. 2. in fiumi costali,
(1) Hartsink Beschreibung von Guiana oder der wilden Kueste in America, tom. I. tradotto dall’olandese. Beytraege zur physischen Erdbeschreibung, vol. 5, p. 273.
5
che nascono dalla maggiore o minore inclinazione del terreno, e sboccano presto nel mare. Essi non hanno alcun dominio fluviale; e navigando sopra di essi, non si può avanzare molto verso l’interno della terra. 3. in fiumi di steppe, che nascono nelle pianure dopo frequenti piogge, e diseccano poi in tempo di siccità, come vediamo frequentemente ne’ grandi deserti di sabbia.