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DOTTRINA ELEMENTARE
DELLA GEOGRAFIA FISICA

CAPITOLO II - DELLA TERRA

DE’ LAGHI

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Indice

III. Delle correnti 

  1. Divisione delle correnti

  2. Dell'andamento delle correnti

  3. Rapidità delle correnti

  4. Dell'andamento della corrente propriamente detta

  5. Dello stato dell'acqua

  6. Del dominio della corrente

  7. Del modo con cui la corrente forma il suo dominio e il suo letto

  8. Dello svanire di alcuni fiumi

  9. Del mormorio particolare di alcuni fiumi

  10. Dell'arresto dei fiumi e del loro regresso

  11. Delle cadute di acqua

  12. Della somma dell'acqua che contengono i fiumi

  13. Delle inondazioni

  14. Del fondo del fiume e delle materie che i fiumi conducono seco

  15. Della temperatura dei fiumi

  16. Di alcuni fiumi grandi

IV. Dei laghi

  1. Determinazione dei laghi

  2. Divisione dei laghi

  3. Di alcuni fenomeni intorno ai laghi

  4. Di alcuni laghi notabilissimi

V. Degli abitatori dei laghi e dei fiumi

VI. Della densità e delle parti consistenti del centro della terra in generale

Capitolo III – Dell'atmosfera

I. Natura e qualità di essa

  1. Definizione di atmosfera

  2. Qualità dell'atmosfera

  3. Mezzi per iscoprire la compressione e la densità dell'aria

  4. Dei cangiamenti dello stato del baromentro

Della macchina pneumatica

Dell'altezza dell'atmosfera

Della macchina areostatica

Di alcune diversità dell'atmosfera

Delle specie dei Gas

Storia dell'atmosfera

3. DI ALCUNI FENOMENI INTORNO AI LAGHI

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In tuttʼi laghi si osserva il crescimento e il decrescimento dellʼacqua, che non sempre si regola, secondo la stagione più o meno piovosa. In alcuni deve questo progresso essere periodico, e prolungarsi per diversi anni consecutivi. Quindi si vuole, che lʼacqua del mar Caspio cresca 30 sino a 35 anni, e che altrettanto cali; e si crede che lʼaccrescimento monti a 5 sino a 6 tese. Secondo la testimonianza generale degli abitanti esso ha incominciato a crescere nel 1715; stette molto alto nel 1742, e principiò a ricadere nel 1743. Nel 1744 si osservò chiaramente sulle sponde ripide di unʼisola, che lʼacqua si era abbassata 3 piedi. Intanto è ancora dubbia lʼasserzione, che lʼacqua abbia realmente incominciato a crescere nel 1715. Gli abitanti, sostengono inoltre, che crescendo lʼacqua, si aumenta il freddo; e

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calando essa, sʼinvigorisca il caldo: certo è che negli anni 1741 e 42 lʼacqua era alta, e che il freddo gelò gli alberi di persici, di noci ed altri(1); ma ciò spiegheremo più facilmente, confrontando quello che dice Pallas intorno a questo lago(2). Secondo lui, e dietro la testimonianza di gente vecchia che visse a Gurief sino dal 1730, soffrì la regione di Gurief una siccità prima del 1741, e le sponde del Jaik erano quasi due tese più alte che il letto del lago, il quale ai tempi di Pallas stette nella stessa altezza del Jaik. Le grandi baie, che ora si estendono sino in vicinanza di Gurief, non sussistettero. Prima del 1730 era il lago sì basso tra lʼisola di Kamennoi e la Terra Ferma, che tal volta, soffiando il vento del nord, si poté passarvi a piedi. Olire questʼisola, allora più grande, sussistettero ancora tre altre piccole in poca distanza dallʼimboccatura del Jaik; ma essendo cresciuto il lago, che nel 1730 importò 6 tese,

(1) Rytschkow orenburgische Topographie, tradotto dal russo da Rudde, tom. 1. Riga 1772 p. 166. 167.

(2) Reisen durch verschiedene Provinzen des russischen Reichs tom. I. p. 434.

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le isole non sono più comparse. Nellʼistesso anno cadde in queste regioni la neve sì alta, come le mura della fortezza. Prima erano glʼinverni più dolci, duravano appena due mesi, e la navigazione faceasi dal maggio sino al gennaio. In seguito diventarono glʼinverni più rigorosi e più lunghi, ed il ghiaccio si sciolse più tardi. Però, continua Pallas, si è diminuito questo fredda col decrescimento del lago, che durò sino al 1766(1); e da quel tempo in poi osservasi, che lʼacqua cresce di nuovo in questo bacile.

Dicesi egualmente, che nello stretto di Mischillimakniak, che unisce il lago di Huron col Mischigan, abbia luogo un crescimento insensibile sino allʼaltezza di tre piedi, il quale continua 7 anni e mezzo, e che poi subentri il decrescimento per un tempo eguale(2). Anche questo è poco verosimile, e non ancora confermato.

In alcuni laghi si vuole aver osservato

(1)  Sarebbe forse detto meglio, che crescendo il calore, il lago diminuì. La cagione dellʼacqua aumentata stava senza dubbio nel freddo e nella neve.

(2)  Secondo Curver nelle Beitraege zur physik Erdbeschreibung vol. 4 p. 236.

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un flusso e riflusso regolare; ma questo flusso e riflusso, se non è inganno, dovrebbe essere cagionato da altro oggetto che quello del mare. In altri si osservano tali fenomeni solamente durante alcuni mesi, e non in tutti gli anni, come osservò il dottore Plaifair, nel 1784, intorno al lago di Lochtay nella Scozia.

Anche sul lago di Ginevra si è notata una specie particolare di flusso e riflusso allʼentrare ed al sortire del Rodano. Lʼacqua vi cresce subitaneamente, uno sino a due piedi, e ricade colla stessa lestezza; e ciò accade diverse volte il giorno, in modo però che il tempo intermedio tra due flussi è tanto più lungo quanto più alto fu il flusso. Alzandosi lʼacqua 7 in 8 pollici, allora il tempo intermedio è di 14 sino a 15 minuti; e crescendo essa sino ad un piede e più, è di 25 sino a 26. Questo movimento, chiamato seches, osservasi nellʼestate, quando lʼacqua è alta; e meno forte e frequente nellʼinverno, tanto nella calma quanto nella burrasca, particolarmente quando il cielo è torbido, e sembra che voglia piovere. In quel tempo disciogliesi la neve più facilmente che quando risplende il sole: è dunque

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probabile che questo movimento dipenda dallo scioglimento della neve, tanto più che accade ordinariamente e sensibilissiniamente dopo il mezzodì(1).

Vi sono deʼ laghi che infuriano in tempo di calma, e si quietano durante la burrasca. Questo fenomeno può derivare da venti sotterranei, e dallo sviluppo dellʼaria fissa nel fondo. Vʼè un buco presso Boleslav nella Boemia, il quale tramanda deʼ venti violentissimi che innalzano pezzi di ghiaccio del peso di alcuni quintali. Questi venti nascono probabilmente dallʼaria sviluppatası da corpi scomposti, da minerali, oppure dal fangume. Il lago di Wetter nella Svezia sʼinfuria in parte. Il lago Lomund nella Scozia diventa talvolta tanto inquieto anche in tempo di perfettissima calma, che i veleggiatori più coraggiosi non si arrischiano sopra di esso.

Il lago Krestin nel circolo di Zauch nella Marca, lungo circa un miglio geografico,

(1)   Ved. Journal  Hélvétique, juin 1741. ed août 1746. Hamburgis magazin vol. XI. quint. 2 art. 4 e quint. 5 art. 6. lallabert in hist. de lʼAcad. royal 1742 p. 36 ec. Beitraege zur phys. Erdbeschreibung vol. II, pag. 138 e 140.

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e largo un quarto, bolle spesso in tempo serenissimo, in modo che i pescatori devono affrettarsi verso la sponda, per non essere inghiottiti dai gorghi di acqua. Questo bollimento accade più spesso in un anno che nellʼaltro. La cagione non è conosciuta(1).

Alcuni laghi annunciano il cangiamento del tempo mediante uno strepito fortissimo, oppure mediante un fracasso simile al tuono, come il lago Beja nella provincia portoghese di Alentejo, il quale urla come un temporale prima di poterlo sentire 5 sino a 6 miglia allʼintorno. Similmente il lago nella contea di Stafford in Inghilterra, e il lago deʼ monti di s. Domingo.

Molti sono burrascosi, e ciò nasce dalla poca profondità dellʼacqua, mentre le onde si rompono sul fondo o sulle sponde; essi infuriano tal volta più che lʼoceano stesso come osserviamo sul mare Caspio, sul lago superiore, ed il lago di Erie nellʼAmerica. Sul lago di Haron vʼè un seno largo e lungo 9 miglia inglesi circa, chiamato il seno

(1)    Archiv. de Bernouille tom. I. p. 325.

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tuonante, poiché passando di qua, sempre si sono incontrati temporali. Allora quando Carver navigava su questo seno, ove dovette impiegare 24 ore di tempo, nacquero lampi e tuoni straordinariamente forti, che durarono per un gran tempo del suo tragitto. Questo fenomeno è tanto più sorprendente, poiché questa regione ordinariamente non soffre deʼ temporali(1). Del lago tuonante nel mare atlantico faremo menzione nel capitolo dellʼatmosfera.

Alcuni laghi hanno un acqua particolarmente chiara e limpida. Carver trovò in tempo sereno lʼacqua del lago superiore così chiara e trasparente, che gli sembrava volare in aria. Alla profondità di 36 piedi e più vide egli gran pilastri di varie forme, alcuni deʼ quali sembravano essere scolpiti. Gli era impossibile di contemplare questo letto dirupato più di qualche minuto, senza soffrire un giramento di testa, e di volgere gli occhi da questo lago risplendente(2). Il lago di Wetter è chiaro a segno da poter

(1)  Viaggi di Carver ec., tradotti dallʼinglese, Amburgo 1780 p. 120-121.

(2)  Viaggi di Carver p. 109.

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vedere una moneta nella di lui profondità di 136 piedi(1). 

Altri laghi hanno unʼacqua freddissima. Carver, navigando nel mese di luglio sul lago superiore, trovò che lʼacqua superiore aveva preso dallʼaria un grado considerabile di calore, e che alla profondità di una tesa era freddo come il ghiaccio(2). Di ciò ne sono causa lʼalta situazione di esso, come provano le cadute di acqua per le quali giunge ai laghi inferiori, ed il letto dirupato. Lʼacqua deʼ laghi sarà sempre più fredda di quella deʼ fiumi.

Nella Scozia presso Straglash vʼè un lago sopra un alto fondo, racchiuso tra due monti, il di cui centro è continuamente coperto di gelo nellʼestate, malgrado il gran calore cagionato daʼ raggi del sole, che si rompono sulle pareti, e sciogliono il ghiaccio sul margine. Il suolo intorno a questo lago è verde, ed il bestiame che vi pascola sʼingrassa più presto che altrove. In poca distanza e sulla stessa altezza trovansi altri

(1)   Urb. Hearne nel philos. Transact. abrigd. vol. 4 p. 2 p. 183.

(2)   Viaggi di Carver p. 110.

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laghi piccoli che non gelano mai. Il lago di Ness nella Scozia non gela mai, e fuma tanto più quanto più è fredda lʼatmosfera. Esso è lungo 24 miglia inglesi, e largo due, e tanto profondo, che non si è potuto scandagliarlo con 500 tese(1). In Startherrick nella Scozia vʼè un piccolo lago che non gela prima del mese di febbraio; dopo questo tempo si copre in una sola notte interamente di ghiaccio, ed in due notti cresce il ghiaccio ad una grossezza notabile. Probabilmente influiscono su questi cangiamenti diverse misture nellʼacqua, come anche gli strati di terra ed i passaggi di aria sotterranea.

In tal caso ci rammenteremo del lago ardente nellʼIslanda, situato un mezzo miglio distante dallʼHekla: esso ha sempre dellʼacqua dolce e calda, che accresce però il calore nellʼinverno. Anderson(2) dice che sʼincendia da tre volte lʼanno; che bruci ciascuna volta 14 giorni di seguito, e che fumi ancora fortemente dopo questo incendio. Horrebow, al contrario(3), dichiara

(1) Philos. Transact. abrigd. vol. 2 p. 321.

(2) Anderson Notizie dellʼIslanda.

(3)  Zaversaessige Nachrichten von Island § 9.

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ciò unʼinvenzione, ma possiamo tenere la strada di mezzo, e crederne la metà, poiché è molto probabile che esso di quando in quando sʼincendia, essendo ripieno di vapori sulfurei, e giacendo in vicinanza di vapori infiammabili ed incendiari(1).

Altri laghi ancora contengono del bitume, dello zolfo ec.; moltissimi sono salati. Alcuni racchiuderanno forse varie forze salutari, come il lago di Bethesda sulla parte orientale di Gerusalemme: esso aveva sorgenti simili alle nostre fonti salutari; perciò non agivano sempre eguali le sue forze mediemali, ma solamente quando bollivano le sorgenti migliori e periodiche, che resero lʼacqna torbida; forse la riscaldavano, mischiandola poi con parti minerali, salubri per le malattie nervose, etiche ed artritiche. I viaggiatori moderni hanno cercato inutilmente questo laghetto. Maundrell ed altri vi hanno osservato una profondità secca, simile al letto di uno stagno.

(1)  Ved. Geogr. fis. vol. 4.

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