Del modo con cui la corrente forma il suo dominio e il suo letto
Del fondo del fiume e delle materie che i fiumi conducono seco
I. Natura e qualità di essa
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Verso lʼimboccatura del Weser, dellʼElba e di altri fiumi grandi, essendo il cielo sereno, e lʼacqua tranquilla, si è osservato un certo mormorio, che di giorno si fa sentire meglio in distanza della corrente, e di notte sopra di essa: ciò chiamiamo rastern. Questo rumore è simile al passaggio di una burrasca che passa per un bosco, ed unito a ciò si sente anche il mormorio dellʼacqua(1). Osservando in quel tempo la superficie della corrente, ci accorgiamo di un movimento tremolante, come quando le piccole onde si urtano insieme. Sull’Elba presso Stade si è osservato questo movimento sempre nellʼistesso luogo, nella circonferenza di 600 passi di lunghezza, e 200 di larghezza. Da ciò possiamo congetturare di una causa locale nel letto del fiume medesimo. Precisamente in questo vʼè un gran banco di sabbia, sopra il quale passa facilmente lʼacqua, quando
(1) Vedi Handoeversches Magazin del 1763 p. 959 960 e 1195. Beytrage zur physikalischen Erdbeschreibung.
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è alta, e si frega sopra di esso, coprendolo appieno allʼaltezza di un piede d’acqua. La corrente, mediante la compressione delle acque superiori, non può evitare questo banco, per ciò deve montarvi ed esservi un poco più alto che su i lati; scorrendo poi da questʼaltezza verso i siti più bassi deve produrre un piccolo giuoco di onde, e cagionare lo strepito nella stessa guisa di un ruscello che passa sopra uno strato di piccioli sassi. La cagione perché si osserva questo fenomeno unicamente verso lo sbocco deʼ fiumi è, che quivi la corrente è grande e larga abbastanza, onde produrre questo tuono mediante lʼurto che dà, e che quivi è il maggior numero del banchi di sabbia. Queʼ fiumi che corrono rapidamente, come il Danubio e la Vistola quando è piena, rumoreggiano troppo, per poter udire il rastern per sé medesimo. Ancora richiedesi a ciò il flusso e riflusso, poiché, senza il crescere ed il calare dellʼacqua da essi cagionato, questo rumore non sarebbe udito, o sarebbe perpetuo. Ordinariamente si sente in tempo di riflusso. I ponti che rompono le correnti come presso Magdeburg, Dresda ec., cagionano una continua fregagione, un rompimento
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di onde ed uno strepito forte, che non si può ascoltare questo piccolo rumore crescente e diminuente. Se si potesse immergere periodicamente un ponte dentro la corrente e levarlo, stupiremmo dello strepito che esso cagiona.