Del modo con cui la corrente forma il suo dominio e il suo letto
Del fondo del fiume e delle materie che i fiumi conducono seco
I. Natura e qualità di essa
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Alcune correnti svaniscono sotto terra, altre si nascondono per qualche tempo(1) e compariscono poi di nuovo. Presso gli antichi erano noti particolarmente il Lico nellʼAsia, lʼAlfeo ed Erasino nellʼArcadia(2). Essi contavano fra questo numero anche il Tigre nella Mesopotamia, il Timeo nellʼIstria, il Po ed il Nilo(3), benché gli ultimi senza fondamento. Per molto tempo è stata una grande questione, se il Rodano appartenga al numero di queʼ fiumi che si nascondono o no. Gli antichi chʼerano attentissimi a tali circostanze, e che hanno descritto circostanziatamente il Rodano, non ne fanno alcuna menzione. Esso si getta infatti dentro una spaccatura di roccie presso il piccolo villaggio di Coupy tra Ginevra e Lione, e
(1) Maebuis dissert. de fluviis qui intercedunt et nascuntur.
(2) Strab. VI ed. Casaub. 2da. p. 275 H. B. lib. IX p. 424. lib. XI p. 518 ec. Plin. histor. natur. II. 103. Seneca quaest. nat. 3. 26.
(3) Almeno non vi è presentemente alcuna traccia.
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probabilmente dopo i tempi di Tolomeo. Il Rodano, essendo passato per lo stretto presso Ecluse tra la fine dellʼIurasso e della Gouache, gira intorno al piede del monte Credo chʼè composto di pietra arenaria, di sabbia, argilla e ciottoli rotolati. Tutte queste parti poco legate tra loro vengono corrose dal fiume, il quale si ristringe quivi moltissimo. Il Rodano, che presso Ginevra ha 213 piedi di larghezza media, ha uno ed un quinto di miglio sotto il ponte di Grezia, e sotto Ecluse una larghezza solo di quindici in sedici piedi, ma quivi è assai profondo. Esso corre in un letto profondo scavato dentro gli strati argillosi, e nella distanza di tre quarti di miglio; passato il ponte nominato, incontra un fondo di roccie calcari, i di cui banchi orizzontali si estendono ancora sotto gli strati dʼargilla. Si potrebbe credere che le roccie, le quali sembrano durissime, possano resistere al corrodimento del Rodano ed al continuo sprofondamento di esso; ma allʼopposto sono corrose in modo, che propriamente in questo luogo trovasi la così detta perdita di questo fiume. Il fenomeno non è eguale in tutte le stagioni. Nellʼestate lʼacqua essendo grande, non può entrare intieramente
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nella spaccatura delle roccie, ma nellʼinverno e nella primavera esse la inghiottano interamente, il che produce un aspetto molto piacevole. Sintanto che il Rodano corre nel letto composto di strati dʼargille, corre esso con maestosa tranquillità; giungendo poi verso le roccie, che passano sotto lo strato dʼargilla, le trova rotte tuttʼa un tratto, e il letto prende la forma di un imbuto, in cui il fiume si precipita mormorando con forza straordinaria. Le sue acque si respingono a vicenda, si movono con veemenza e schiumano. Le roccie che formano questi imbuti si avvicinano fino alla distanza di due piedi, in guisa che si può mettere un piede sopra lʼuna e lʼaltra sponda, e veder passare sotto di sé questo fiume, che sembra inquieto di dover gettarsi nel vortice. Un poco sotto questo precipizio le due sponde si allargano alquanto più, ove si vede il Rodano correre quietamente dentro un canale da esso scavato dentro le roccie. Questo canale è largo trenta piedi sino alla profondità di trentadue, ove incomincia a ristringersi considerabilmente; a questa profondità havvi un banco di roccie più dure delle altre che sopravanza su i lati
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da otto sino a dicci piedi. Grandi pezzi di roccie precipitatisi dalle sponde perpendicoları del Rodano, e passati per questo muro naturale, formano presso il villaggio Goupy una volta, sotto la quale passa il fiume per la distanza di 80 piedi senza essere veduto. Questo ponte naturale è però assai incomodo per passarvi sopra; per giungere ad esso bisogna discendervi perpendicolarmente fino a 31 piedi mediante una scala, e rimontare sulla sponda opposta. Lʼacqua, essendo grande, copre tutte queste roccie, e passa sopra il suo ponte naturale; perciò vi si è costruito un ponte di legno, consolidato da un muro massiccio, dodici piedi sopra il canale, e nellʼistesso sito ove si discende verso il ponte naturale. Sortendovi il Rodano, scorre assai lentamente, prova sicura di esservisi scavato profondamente e non esservi caduta alcuna. Appoco appoco ed in certa distanza riprende quella velocità che lo distingue dagli altri fiumi(1).
(1) Saussure, Viaggio per le alpi, con un saggio sopra la storia naturale di Ginevra. Beytraege zur phys. geogr. vol II p. 130. 140. vol. IV. p 164 ec. Var. Geogr. Gen. 16. 6. Busching Erdbeschreibung tom. II p. 266.
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La Guadiana, che nasce in Castiglia nuova presso Canamaiez sopra un campo grande (el campo de Montiel) ed in alcuni laghi (las lagunas di Guadiana), appena è comparsa, che si nasconde tra alti monti pel cammino di unʼora, e risorge in alcune paludi, chiamate gli occhi di Guadiana, ma ben presto si occulta di nuovo tra giunchi roccie(1). Il Greatah, nella Contea di York, si nasconde sotto terra per la distanza di un mezzo miglio inglese. Dal lago di Maelholm in York scorre un piccolo fiume che si divide in due braccia, e vien poi inghiottito dalla terra. Le cose leggiere gettatevi sortono alla lontananza di mille tese in una delle due sorgenti che corrono nellʼAir.
Nella provincia austriaca della Carniola si perdono molte acque sotto terra, e ricompariscono, come lʼUnz, lʼAisch, Wisterza, Globauza e Saschuiza. Anche il lago di Cirkistz ha degli sfoghi sotterranei: uno di essi scorre per una mezzʼora sotto terra, risorge allʼovest per unʼapertura, e gettasi poi dentro un
(1) Beytraege zur physischen geographie vol. II. p. 127-129 Büsching l. C. p. 117, estratto del 1758.
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antro grande di roccie, che forma sopra di esso un ponte naturale, alto quattro tese, largo quattro e mezzo, e lungo trenta sino a quaranta. Questo ponte ha una volta simile ai ponti murali, sulla quale stanno due chiese, la casa del campanaio e la di lui rimessa.
Un ponte più ardito ancora è quello di Veia tra i villaggi Veronesi di Prunn e Fano. Esso è largo 50 piedi, ed è formato di un arco di 114 piedi di diametro. Le basi che portano lʼarco sono alte 86 piedi, e grosse 20. Probabilmente esso è un antro precipitato, di cui è restata in piedi la volta di mezzo. Alla dıritta e sinistra sotto lʼarco si trovano degli antri, in uno deʼ quali si getta lʼacqua, perdendosi poi sotto terra(1). Lʼopera più magnifica di questo genere offre lʼAmerica, cioè il ponte naturale nella Virginia situato nella Contea di Rockbridge,
(1) Nella sua bella descrizione della Virginia, della quale trovasi una traduzione tedesca nelle Beytraege zur Vaelker und Lünderkunde di Sprengel vol. 8 e 9. Un estratto breve delle sue notizie in quanto riguardano gli oggetti rimarchevoli della natura, è nel magazzino di Voigt fuer das Neueste aus der Physik und Naturgeschichte vol. VI quint. 3 p. 115-125.
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ponte che ne porta il nome. Esso trovasi sullʼaltura di una montagna, che sembra essere stata spaccata da una violenta scossa di terra per lʼintera sua lunghezza. La spaccatura trovasi precisamente presso il ponte che riunisce le due parti divise, ed è profonda 205 piedi, e secondo altri 270. Al piede della montagna ha 45 piedi di larghezza, ed in cima 90. La larghezza nel mezzo è 60 piedi, e la grossezza della massa, alla punta dellʼarco, 40. Una parte di questa massa è composta da un grande strato di terra sulla quale si sono radicati molti alberi alti. Lʼarco stesso forma quasi una mezza ellisse, ma lʼasse maggiore di esso è molto più lungo della traversa. In alcuni siti è provvisto questo ponte di un parapetto naturale di roccie, e ciò non ostante pochi uomini hanno il coraggio di andarvi per guardare in giù; involontariamente si gettano essi sulle ginocchia, e si avvicinano rampicandosi colle mani e coʼ piedi verso questo parapetto, onde guardare nellʼabisso spaventevole che cagiona brividi e capogiri. Jefferson assicura, che avendo guardato in giù per qualche minuto, gli sia venuto il dolor di capo; ma quanto è spaventevole il guardare
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in giù, alırettanto è ameno, e sopra ogni immaginazione, il contemplare questo ponte dal basso. Il sentimento che produce il grande ed il bello maestoso, non può essere eccitato più vivamente che in questo luogo, poiché lʼestasi dello spettatore, contemplando questʼarco ammirabile e bello innalzato verso il cielo, è al di là di ogni descrizione. La spaccatura al disopra ed al disotto del ponte resta stretta, profonda e diritta, ed offre una vista breve ma piacevole; da un lato si vedono le montagne settentrionali, e dallʼaltro le montagne turchine distanti cinque miglia da questo luogo. Il ponte forma una strada pubblica e comoda sopra la valle, per la quale non si passerebbe che in gran distanza. Il fiume che vi passa sotto chiamasi Ceder-Creek, ed è un braccio del fiume James.
Anche questo ponte sembra non essere altro che lʼavanzo di un antro, in cui una volta si perdette questo fiume, che collʼandare del tempo lo corrose e lo stracciò mediante le violente inondazioni, sino a che fu ridotto allo stato attuale.
Anche il Bullerborn nella Westfalia, che nasce presso Altenbecum, dopo avere scorso
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un miglio, si perde tuttʼa un tratto presso il villaggio Neubecum. Il fiume s. Francesco nel Brasile, lʼHotomni nella China(1), ed altri si nascondono egualmente sotto terra.
Molti altri fiumi, come il Reno, il Rodano ec., passano per laghi, perloché hanno lʼacqua più limpida e pura. Il lago fa deporre la melma, ed opera come le macchine nelle dighe, mediante le quali si purga lʼacqua prima che vi entri. Bianco ma torbido, e come la neve disciolta, entra il Rodano nel lago, e ne sorte lʼacqua azzurra, netta e chiarissima. Il lago è quieto e tranquillo: lʼacqua che quivi si stende maggiormente, e che sopra ogni paragone cammina assai più lenta, fa precipitare ogni parte disciolta. Siccome in ciascun lago la corrente è maggiore nel mezzo, così vi si precipita la minor quantità di melma, ed il fondo trasparisce di più: si crede anzi di poter distinguere il fiume stesso. È però sempre ridicola la pia proposizione di in frate ginevrino quando dice, che le anime di questo mondo debbano tenersi tanto
(1) Lulolf Kentnissder Erdkugel §. 401, p. 352.
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pure ed immacolate come il Rodano nel lago. Tutta la melma che si trova nel lago vi è stata condotta dal Rodano, e sopra tuttʼi luoghi del lago si beve lʼacqua di questo fiume, come apparisce dallʼesame chimico di Saussure, il quale trovò lʼacqua del fiume e del lago di eguale purezza, migliore di quella deʼ pozzi. La chiarezza straordinaria colla quale il Rodano sorte dal lago non dura che sino allʼunione col torrente Arve, un quarto dʼora distante da Ginevra, la quale discendendo dalle alpi alte in vicinanza del Monte bianco, lo tinge di acqua torbida. Lʼacqua dellʼArve, precipitando le sue parti eterogenee, è in fondo più pura e migliore di quella del Rodano; ma non nello stato di movimento violento ove non può deporre la melma; altro non manca a questo torrente che un lago per averne unʼacqua squisitissima(1). Il fiume Syne nella Norvegia(2), il Danubio, il fiume Amazzone, il fiume Argenteo, il Rio della Plata, il
(1) Saussure, Viaggi per le alpi, unitovi un saggio sulla storia naturale di Ginevra, vol. I e II. Beytraege zur physischen Erdbeschreibung tom. IV p. 159 ec.
(2) Pontoppidan, nella sua storia naturale della Norvegia, [57] dice del fiume Syne, che si conosce la sua corrente alla distanza di un miglio e mezzo dentro mare, comʼè in fatti.
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Rio Valta(1) cagionano al mare un movimento per la distanza di molte miglia; lʼultimo ne ha ricevuto il nome, poiché correndo con molta rapidità, è trattenuto dal mare, e si rivolta e sembra fare deʼ salti. Vien anche dolcificato il mare per lʼestensione di quaranta miglia daʼ fiumi che vi sboccano; e ciò prova precisamente che i fiumi si mischiano collʼacqua marina. Essi hanno anche il flusso e riflusso, particolarmente quando la loro situazione vi è favorevole. Così il flusso sullʼElba si estende fino passato Amburgo: sul fiume di s. Lorenzo, dellʼOronoko e del Rio della Plata passa fino a quaranta miglia nellʼinterno; e sarebbe maggior nellʼultimo, se il letto di esso non montasse subitaneamente, cagionandovi cadute considerabili. Nel fiume Amazzone arriva il flusso sino a 200 miglia marittime nellʼinterno.
(1) Esso scorre Quako, Aroura, Jugo ed altre piccole parti di Guinea: nasce sotto il 9° di latitudine settentrionale, e sbocca sotto il 6° nel mare di Guinea.