Del modo con cui la corrente forma il suo dominio e il suo letto
Del fondo del fiume e delle materie che i fiumi conducono seco
I. Natura e qualità di essa
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Il fiume più grande del nostro globo è il fiume Amazzone, ovvero Marannon. Il suo corso dallʼuscita dal lago Lauriocha, vicino alla città di Guanaco (11° di latitudine meridionale), al piede delle Cordilliere, sino alla sua imboccatura, importa, secondo i calcoli più recenti, 1330 miglia geografiche. Allʼimboccatura è largo 52 miglia
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geografiche. La sua profondità presso Chuchunga, ove incomincia ad essere navigabile, ed ove è quasi largo 2000 piedi, è 168 piedi, sopra una terza parte di esso, ove si trovò Condamine. Presso Coari sotto il 312° di latitudine, ove è largo 3600 piedi, era profondo 618; presso lʼimboccatura del Rio Nero, solamente 80; presso Pauxis, ove secondo Condamine è ancora distante dal mare, 150 miglia geografiche, e secondo il Padre dʼAcunna 270: vi si osserva benissimo il flusso e riflusso. Ogni 12 ore perde questo fiume la celerità, si arresta e trabocca. Da ciò possiamo calcolare la forza del suo riflusso(1). Incominciando dalle Cordilliere sino allʼimboccatura, il suo letto deve avere una lenta inclinazione, poiché se vi fossero molte profondità ed alture, la corrente dovrebbe formarvi deʼ laghi immensi. In fatti gli antichi geografi(2) hanno supposto essere il lago più esteso del globo, sulla parte settentrionale del fiume Amazzone, vicino allʼequatore, lungo 300 miglia geografiche dallʼest allʼovest, e largo 100: dunque unʼestensione di acqua di 30000 miglia quadrate
(1) Ved. Geogr. fisica vol. 1.
(2) Varen. Geogr. gen. cap. 15 prop. 3.
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geografiche; ma Condamine ed altri non lʼhanno trovato(1). Esiste un lago considerabile sotto il 4° di latitudine settentrionale, ed il 314° di longitudine, da dove scorre un braccio dellʼAmazzone; ma la sua estensione non è paragonabile al di sopra indicato lago degli Antichi. Non dobbiamo però accusare gli antichi geografi di una esagerazione arbitraria, mentre è probabile, che lʼintera estensione tra lʼOronoke ed il fiume Amazzone, e tra il Rio Ica e il Rio Negro sino al Parina, sia messa annualmente sottʼacqua.
Il fiume della Plata, che nasce dalla riunione del Paraguay e del Paraná, scorre unʼestensione di 900 miglia geografiche, ed è largo 40 allʼimboccatura. Navigando in mezzo alla corrente di esso sino a 40 miglia geografiche (200 inglesi), nellʼinterno non si scopre ancora alcuna delle sue sponde; e non vedendovi che acqua e cielo, si crederebbe essere sul mare, se il gusto e lʼodore dellʼacqua,
(1) Condamine, Voyage de la riviere des Amazones p. 125 ec., e particolarmente p. 130 ec. Anche nel 1740 cerco Nicolao Hortsmann questo lago senza trovarlo.
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come il corso del fiume e lʼandamento delle sponde, non convincessero i naviganti del contrario(1). Esso corre nel mare sotto il 35° di latitudine meridionale.
Il fiume di s. Lorenzo, che lega i grandi laghi dellʼAmerica settentrionale, è lungo più di 950 miglia geografiche, e navigabile per 8oo. Le sue sorgenti non sono ancora state scoperte, mentre le roccie e gli scogli hanno sinora impedito lʼaccesso: si credono situate sopra alte montagne, al settentrione del lago di Nipissong. Non vʼè fiume sul globo che abbia tanti abbassamenti, che formi tanti laghi e che copra una sì grande estensione di terreno, quanto esso. In principio fornisce moltissima acqua al lago superiore, o lago grande, della superficie di 1800 miglia quadrate geografiche, che ha unʼacqua bella e limpida, sponde alte e dirupate, due isole grandi e diverse piccole, e riceve altri 40 fiumi piccoli; poi sortendo da questo lago, passa nel lago di Huron, chʼè circondato da
(1) Il padre Cattaneo, nella prima lettera pubblicata da Muratori in Christianismo Felice ec. I. p. 257. Beitraege zur physik Erdbeschreibung vol. 3. p. 346.
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folti boschi, e distante 30 miglia dal primo, il quale occupa uno spazio di 760 miglia quadrate, ed ha una circonferenza di 217 miglia geografiche; indi va allʼoccidente verso il Mischigang, chʼ è diviso dallʼHuron per una pianura larga 10 miglia, e con cui formò una volta un lago solo, ed è ancora unito con esso per mezzo del Mischillimakniak; la sua estensione importa 750 miglia quadrate. Verso il mezzo giorno passa il s. Lorenzo nel lago di s. Clair, della circonferenza di 18 miglia geografiche, il quale riceve allʼest il fiume navigabile Thames, e poi passa per lo stretto nel lago di Erie, il quale è di forma elittica, lungo 50 miglia geografiche, largo 10, di una estensione di 600 miglia quadrate, e profondo 20 tese; lʼacqua di esso è di colore verdastro ma limpido; le sponde settentrionali sono dirupate, le meridionali per lo più sabbiose e piatte, e si inondano. Spesso vi infuriano uragani terribili. Nella parte occidentale giacciono diversi gruppi di isole, le più grandi delle quali hanno 3 miglia geografiche di circonferenza, sono coperte di un bosco basso ripieno di serpenti, e nellʼinterno piene di paludi e stagni. Da questo lago girasi il fiume
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di s. Lorenzo, largo 3oo tese verso il nord, prendendo un corso rapido ed irregolare, poi si allarga e corre più lentamente, sinché le roccie lo ristringono di nuovo, e formano poi la famosa caduta di acqua descritta qui sopra. Di qua gira verso il lago di Ontario, lungo 49 miglia, largo 24, e di una estensione di 580 miglia quadrate, la di cui acqua è profonda, questa, limpida e di buon sapore. Immediatamente sotto lʼOntario giacciono moltissime isole, che hanno dato occasione di chiamare questo sito il lago delle mille isole, lungo 6 miglia, e largo uno ed un terzo. Di qua dirigesi il fiume al nord-est, attraversando roccie e scogli, che producono le rapidità pericolose della corrente, chiamate le longsant, e forma in distanza di 7 miglia il lago di s. Francesco, ove giace Montreal sopra unʼisola fruttifera, ben coltivata e considerabilmente popolata, lunga 6 miglia e larga due e mezzo. Poi la corrente va verso Sorette, ed è rinchiusa in molti luoghi da roccie, le quali la accelerano in guisa da strascinare le barche 14 e 15 miglia inglesi per ora, e vi vogliono 6 uomini per tirare una barca contro la corrente.
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Indi discende il fiume nel lago di s. Pietro, largo 4 miglia e mezzo, lungo 8, e pieno e di isole: riceve 3 braccia del fiume di s. Maurice, presso la città di Trois Riviers, poi si allarga moltissimo, e giunge sino alla città di Quebeck, distante ancora 25 miglia geografiche dal mare. Quivi forma un bacile ove possono stare 100 vascelli di linea. Presso questa città si osserva benissimo il flusso ed il riflusso. La differenza tra ambedue importa neʼ quarti di luna 48 piedi, e nel novilunio e plenilunio 57. Questo alzarsi ed abbassarsi, benché meno che a Quebeck, osservasi anche a Trois Riviers. Subito sotto Quebeck allargasi la corrente sino a cinque quarti dʼun miglio geografico; scorre intorno allʼisola Orleans, lunga 7 miglia e mezzo marittime, e larga due; cresce in larghezza, forma diversi bacili, e sbocca finalmente nel mare presso il promontorio Roscir. Nella sua imboccatura, larga 20 miglia geografiche(1), giacciono lʼisola di Anticosto, diversi fondi profondissimi e banchi di sabbia,
(1) Per errore trovasi nel tomo III. della geogr. fis. 18 miglia in luogo di 20.
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che in tempi di nebbia rendono pericolosissima lʼentrata deʼ bastimenti in questo fiume.
Il Missisipi corre almeno per 820 miglia geografiche, e nasce dalla riunione di varie braccia, che discendono daʼ laghi situati sopra altissimi monti ai confini dellʼAmerica libera britannica e spagnuola. Esso riceve vari fiumi navigabili, come lʼOsia, s. Pietro, Missouri, s. Croik, Akansas ec.; alcune volte si allarga considerabilmente, formando il lago Pepin(1), poi si ristringe cagionando correnti violentissime e pericolose, e produce molti torteggiamenti, vortici, ed alcune cataratte che impediscono molto la navigazione. Lʼimboccalura è larga quasi 20 miglia geografiche, una vi sono molti fondi bassi e banchi di sabbia, nati dalla quantità dʼalberi strappati daʼ flutti del fiume, quando inondano il terreno dal mese di marzo sino al luglio, e quivi condotti dalla corrente; le sponde sono fruttifere e ridenti, e sono abitate da Americani liberi.
(1) Ved. Carver, viaggi nellʼinterno dellʼAmerica settentrionale.
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Tra i fiumi dellʼAsia nominiamo il Kiang nella China, il quale percorre 1350 miglia geografiche; il Kohang 1250, e lo stesso il Jenisey; Amur 1230, il Lena 1000, il Gange 950, il Wolga 850.
Non conoscendo lʼinterno dellʼAfrica, è difficile di poter indicare il corso deʼ fiumi. Quello del Nilo è calcolato a 1120 miglia geografiche. Il Senegal ed il Gambia probabilmente saranno più estesi. Nelle Indie meridionali non si conosce alcun fiume molto considerabile.
Quanto sono piccoli in confronto i fiumi dellʼEuropa? Il più lungo di essi, il Danubio, è più breve di tutti quelli sinʼora nominati, e scorre, contando dalle sorgenti, solamente 720 miglia; il Reno 360, e l’Oder 90 miglia geografiche.