DOTTRINA ELEMENTARE
DELLA GEOGRAFIA FISICA
CAPITOLO III - DELL’ATMOSFERA
II. MOVIMENTO DELL’ATMOSFERA
Indice
III. capitolo della prima parte
Dell'atmosfera
Sezione seconda
Movimento dell'atmosfera
Sezione terza
Meteore
Sezione quarta
Della temperatura e della relazione di essa colla natura e situazione de' vari luoghi
Parte II
Capitolo primo
Causa de' cangiamenti accaduti sulla superficie della terra
Capitolo secondo
Monumenti di alcune catastrofi che ha sofferto la terra
Capitolo terzo
Alcune idee intorno alla storia della terra
Capitolo quarto
Alcune osservazioni sui corpi organici che trovansi sulla terra
I. Comportamento de' corpi organici
II. Le piante
III. Il regno animale
I. L'uomo
II. Degli animali somiglianti all'uomo
III. Degli altri animali mammoferi
IV. Degli uccelli
V. Degli anfibi
VI. De' pesci
VII. Degli insetti
VIII. De' vermi
Capitolo quinto
Del metodo
10. De’ venti irregolari
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In nessun’altra zona troviamo i venti tanto precisi e regolari quanto nella torrida, benché quelli della zona fredda si possano alquanto avvicinarsi ad essi. Ogni qual volta, dice Forster(1), noi avanzavamo verso il polo sud, e che navigavamo nella vicinanza del circolo polare meridionale, e dentro di esso, trovammo i venti dominanti dell’est. Anche vari altri navigatori trovarono simili venti dell’est in vicinanza di ambidue i poli(2). In oltre giunge la corrente ordinaria
(1) Jo. R. Forster, Bemerkungen ueber Gegenstaende der physis. Erdb. p. 110.
(2) Recueil des Voyages qui ont servi a l’etablissement
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di que’ mari dall’est, ed è rapida e forte. In quanto al polo nord potrebbe spiegarsi ciò per la posizione de’ paesi che lo circondano; ma ciò non ha luogo pel polo sud. Quindi non ci resta alcun altro fondamento per ispiegarlo, che mediante la rotazione della terra dall’ovest all’est. La terra girandosi quivi più lentamente che sotto l’equatore, deve in conseguenza essere circondata da un’aria più compatta e più pesante; il ritardo di essa è in conseguenza più sensibile; e la corrente più forte. Quindi la zona temperata al di qua ed al di là dell’equatore, è l’unico dominio de’ venti irregolari. Quivi concorrono molte cagioni che modificano il peso specifico dell’aria, ora in uno, ora in altro modo, producendo ora questa, ora quella corrente di aria, e generando terribili burrasche, temporali, e stagioni umide e secche. Questo è propriamente il luogo dove può operare il barometro, e diventare la meteorologia
de la Compagnie des Ind. Or. vol. 1. Dalrym. ple Collection of voyages in the southem Atlantic Oc. Copt. Halley’s lourn. p. 32. Barrington Probability of reaching the Northpole p. 104. Summary observations and facts by Mr. Valtravers p. 204.
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una scienza; ma le osservazioni più esatte di secoli non hanno potuto ancora fissare leggi precise intorno a questi cangiamenti. Al contrario va perdendosene sempre più la speranza, per quanto comprende la varietà delle circostanze e connessioni che vi influiscono.
Le Gentil ed altri viaggiatori assicurano, che i venti sul mare aperto del nostro emisfero settentrionale passino per lo più dall’est all’ovest, girando però pel sud, e facendo in tal guisa un passaggio intorno alla metà della bussola; ritornando poi vanno dall’ovest all’est passando pel nord, e prendono così la direzione del corso apparente del sole. Sull’emisfero meridionale al contrario prendono sempre la via opposta del sole. Anche Forster fa la stessa osservazione intorno all’emisfero settentrionale. Trovandoci, dic’egli, nel 1773 sul mare Pacifico, tra il 40 e il 46° di latitudine meridionale, spirò inaspettatamente il vento dell’est, allora molto contrario al nostro tragitto. Era notabile che il vento, il quale si cambiò quattro volte tra il 5 di giugno e il 5 di luglio, prese il giro intorno alla metà della
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bussola, e quasi nella direzione opposta a quella del sole.
Accade sul nostro emisfero, che avvicinandoci a’ tropici, il vento del nord diventa naturalmente nord est. Diminuendosi, per una cagione qualunque, la compressione dell’atmosfera settentrionale, nasceranno dal vento nord i venti descritti dell’est, e l’aria passa presto dal sud al nord, sintanto che la compressione si aumenta di nuova nel nord. Il vento del sud, per la prima resistenza nella direzione del nord est, diventa sud ovest, indi totalmente ovest per la rotazione della terra, poi nord ovest, e finalmente nord. Sull’emisfero meridionale avrà luogo il corso contrario per le stesse ragioni.
Trovandoci in mezzo all’oceano meridionale, ed avvicinandoci quivi alla zona, torrida, troveremo i venti ordinari del sud est. Diminuendosi poi la compressione dell’atmosfera in vicinanza del polo sud, cesserà la corrente di aria proveniente dal sud, e si sentirà il vento dell’est; e questo, penetrando l’aria del nord verso il sud cangerassi, in un vento del nord; e giunto alle latitudini più alte, ove la forza della rotazione della terra è minore, diventerà
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un vento dell’ovest per motivo della velocità acquistata sotto l’equatore. Aumentandosi la compressione dell’atmosfera nel sud, succede che l’aria corre verso il tropico. Vi nasce dunque un vento del sud, che diventa tanto più meridionale, quanto più si avvicina ai circoli polari che si muovono più rapidamente, e coi quali non può tenere passo eguale. Quindi è che il vento di questa contrada, ogni volta che accade un cangiamento di questa natura, fa il mezzo giro della bussola, cioè dall’est all ovest passando pel nord, e dall’ovest all’est passando pel sud; dunque in opposizione dell’apparente corso del sole che va dall’est all’ovest pel sud, a dall’ovest all’est pel nord.