CAPITOLO IV
ALCUNE OSSERVAZIONI SUI CORPI ORGANICI CHE TROVANSI SULLA TERRA
Sezione seconda
Movimento dell'atmosfera
Sezione terza
Meteore
Sezione quarta
Della temperatura e della relazione di essa colla natura e situazione de' vari luoghi
Parte II
I. Comportamento de' corpi organici
II. Le piante
III. Il regno animale
I. L'uomo
II. Degli animali somiglianti all'uomo
III. Degli altri animali mammoferi
IV. Degli uccelli
V. Degli anfibi
VI. De' pesci
VII. Degli insetti
VIII. De' vermi
368
I corpi organici stessi li possiamo dividere in due classi, secondo il modo con cui prendono i loro alimenti.
La digestione de’ primi, o lo scioglimento della materia organica di cui si nutrono, deve farsi fuori di essi, ed essere preparata mediante l’aria e l’acqua. Essi non hanno né bocca né stomaco, ed imbevono la materia organica preparata, che, mediante l’acqua, s’innalza ne’ loro tubetti fini senza movimento spontaneo e senza molta cooperazione del corpo, e si assimila con essi mediante il tessuto cellulare.
I secondi cercano varie materie organiche non ancora lavorate per nutrirsi, e le prendono con movimenti spontanei per una semplice apertura nella parte superiore o anteriore del loro corpo, ovvero per la bocca, e le lavorano dentro lo stomaco. Questi sono gli animali e le piante; e Linneo disse con ragione, che la terra è lo stomaco delle piante. Non dobbiamo però intendere come se nella pianta il legno organico
369
non possa nuovamenle essere modificato; al contrario è chiaro, che siccome gli uomini e gli animali, si nutrono spesso di alimenti affatto simili, i quali negli animali cangiansi in parti animali, e negli uomini in parti umane; anche la sostanza organica delle piante forma la stessa operazione; e passando essa per un grano di pomo giunge a formare un albero da pomo, ed elettrizzando la semenza di garofano produce il fiore.
Le piante e gli animali differiscono dunque fra loro secondo il qui sopra accennato; ma il cangiamento spontaneo del loro domicilio non può essere riguardato come segno distintivo assoluto. Molte piante non sono radicate e nuotano come il sargasso, alla superficie, o cadono sul fondo, e si rialzano nuovamente secondo le stagioni, come le lenticchie d’acqua. D’altronde sussistono intere generazioni di animali acquatici come i coralli, le madrepore, e fino le stesse ostriche ec. che non possono mai più cambiare il sito da essi prescelto in principio.