Sezione seconda
Movimento dell'atmosfera
Sezione terza
Meteore
Sezione quarta
Della temperatura e della relazione di essa colla natura e situazione de' vari luoghi
Parte II
I. Comportamento de' corpi organici
II. Le piante
III. Il regno animale
I. L'uomo
II. Degli animali somiglianti all'uomo
III. Degli altri animali mammoferi
IV. Degli uccelli
V. Degli anfibi
VI. De' pesci
VII. Degli insetti
VIII. De' vermi
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Battendo una campana, o toccando una corda tesa, sentirassi il suono di esse, mentre si mettono in movimento tremante, visibile o sensibile. Il suono sentito nell’orecchio non può consistere nel movimento tremante propriamente detto; poiché nel vacuo non si produce alcun suono mediante il toccare la corda o il suonare la campanella. Al contrario accrescesi di molto il suono in un’aria condensata, ed elasticamente riscaldata, o considerabilmente raffreddata. È dunque probabile che il suono da noi sentito nasca dall’aria scossa mediante i sopraindicati oggetti, la quale propaga le sue vibrazioni sino al nostro orecchio. Possiamo adottare questa teorica con maggior sicurezza, quando riflettiamo al tempo necessario per la propagazione del suono; mentre vediamo il fulmine prima che udiamo il tuono, ed osserviamo il fuoco dello schioppo prima del colpo. Vedendo anche tagliar la legna in qualche distanza noteremo, che l’accetta è già levata in aria prima che il colpo penetri al nostro orecchio. In oltre nasce in ogni occasione
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un suono quando si comunica o s’imprime all’aria un movimento rapido, per esempio, mediante una frusta, col fischiare colla bocca ec. Le vibrazioni ed i movimenti prodotti nell’aria, mediante vari oggetti suonanti ed istrumenti, possono essere resi visibili anche all’occhio. Battendo, per esempio, con un martello contro il margine superiore di un bacile di metallo elastico riempiuto di acqua, vedremo che sopra l’acqua nasce una specie di nebbia. Passando con un dito sopra il margine di un bicchiere riempiuto di acqua, scoprirassi nel momento in cui nasce il suono, un movimento tremante che si comunica fino al centro della superficie dell’acqua. Anche la sabbia fina sparsa sopra lastre di vetro radunasi in varie forme singolari, secondo il tocco che si dà a queste lastre mediante un arco da violino(1).
(1) D. Chladni. Entdeckungen ueber die Theorie des Klanges. Lips. 1787. 4. 78. 88., e XI rami.