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Le montagne dell’America, per mezzo di montagne marittime e gruppi d’isole, sembrano essere concatenate con quelle del mondo antico, come se la terra fosse coperta da una rete; per ciò possiamo figurarci un equatore di montagne con i paralelli ed i meridiani.
L’equatore di montagne trovasi in quel luogo ove è la maggior concatenazione di esse, e corre in linea diagonale dall’ovest all’est, declinando ora più al sud, ora più al Nord. Esso principia tra le Ande sotto il 20° di latitudine meridionale, tra il letto del fiume Amazzone ed il la Plata, indi va verso il Capo S. Agostino, passa sopra le isole Fernando de Noronha verso il Capo Tagrin, di là in mezzo all’Africa fino al centro delle montagne lunari, indi corre lungo le due sponde del Nilo, passando l’istmo di Suez fino al monte Sinai, al Libanon e a’ confini settentrionali della Persia; circonda le sorgenti dell’Indo e del Gihon, giunge fino alle parti meridionali delle montagne Altai, di Sajan, e delle catene delle montagne di pomi (Jabloni Chrebet), e finisce presso il
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Tschuktschiei Noss sotto il 74° di latitudine settentrionale.
In distanze quasi eguali da questo equatore corrono anche i Paralelli montuosi, cioè:
Tre Paralelli settentrionali. Il primo incomincia dalle isole Gallopagos, passa il promontorio del Salina presso l’isola Trinidad, il Pico di Teneriffa, il promontorio Bojador, Gibilterra, e va verso la parte occidentale del seno Obi. Il secondo incomincia da Jucatan, passa il golfo del Messico, la Florida, la parte orientale del Missisipi, la parte meridionale del fiume di S. Lorenzo, la Nuova Scozia, il Capo Breton, la terra Nuova, le isole Scozzesi e Lindenas, la parte meridionale della Norvegia, ove incomincia la lunga catena di montagne, che sotto il nome di Landfield s’innalza in linea retta verso il Nord fino al 62° di latitudine settentrionale; indi gira dal sud ovest verso il Nord est fino al 63° di latitudine settentrionale sopra le montagne più alte della Norvegia che sotto il 63° presso Rutenfield stabiliscono sotto nome di Koehlen ovvero Sevo, i confini tra la Norvegia e la Svezia sino al 70° di latitudine. Indi volgesi verso il Nord e va parte presso Wardhus, e parte
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sopra il Capo Nord nel mar Glaciale Settentrionale. Gli Svedesi chiamano non impropriamente questa catena GRADO DI MONTAGNE. Il terzo paralello incomincia sulla punta meridionale della California e precisamente sul Capo di S. Luca, passa la intera California, volgesi con alcune tortuosità al Nord est, gira per la parte occidentale del dominio del Missisipi sopra i laghi occidentali del Kanadà verso la Baia di Wager ec.
Il primo de’ paralelli meridionali, passa dalle punte avanzate dell’America a quella dell’Africa e dell’Asia; e il secondo è indicato dalle montagne delle isole delle Indie orientali, La Nuova Olanda, la Nuova Zeelanda ec.
Quelle catene di montagne, che verso questo equatore di montagne ed i suoi paralelli hanno quasi una inclinazione verticale, e possono tagliarli, potranno essere chiamate meridiani di montagne.
Il primo meridiano di montagne trovasi nell’America, cioè la catena delle Ande, dal Capo Frowand sino alla parte Nord ovest del seno di California; l’altra metà di esso trovasi sull’emisfero nostro, cioè quella catena di montagne, che incominciando dal Capo
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Romania passa per Malacca, Siam, il confine sud ovest della China, il Mustag, l’Uraltag, le montagne Ingoriche sino Waigaz.
In distanza di 90° da questi meridiani di montagne dell’emisfero superiore ed inferiore si colloca il secondo meridiano principale. Esso passa per l’Africa, le isole Canarie e le Azorre, il gran banco di sabbia, l’isola Terranova, e lungo le coste di Labrador. In mezzo a questi due meridiani principali, ed in distanza di 45° da ciascuno, si notano ancora due meridiani più piccoli. Più partitamente trovasi indicata questa rete di montagne nella Geografia di Gatterer.
Quanto all’andamento delle montagne si è ancora osservato
1. Che i meridiani delle montagne in per lo più l’equatore di montagne e i suoi paralelli ad angoli retti, e che i rami laterali si allontanano dalla catena primaria, formando angoli retti, benché non continuano in linee rette.
2. Che due rami secondari corrono ordinariamente uno accanto all’altro, dal che Buffone e Baurguel trassero la regola, che anche la direzione loro riguardo agli angoli
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che si avanzano e che cedono in dietro, come accade nelle opere di fortificazioni, sia paralella. Pallas intanto esaminando le montagne dell’Asia settentrionale ha non essere ammessibile questa ipotesi. Anche Saussure e De Luc l’hanno confutata riguardo ad altre regioni montuose. In quanto alle piccole catene isolate. che accompagnano il Reno, il Danubio, la Vistola, il Pregel, e che si possono riguardare come le sponde antiche di questi fiumi, l’osservazione è giusta; ma queste file di montagne sono di recente origine, formate a poco a poco da’ fiumi, e convenevoli al corso di essi.