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I monti per lo più s’innalzano a foggia piramidale senza però formare una punta totalmente acuta. I MONTI stessi A PICCO hanno in cima una forma piatta considerabile. Molti sono appianati ed incavati in cima, ed hanno anche de’ laghi; su’ lati di molti si veggono delle specie di terrazze e de’ prati. Non rare volte s’innalzano i monti a guisa di dighe.
1. I monti SASSOSI DI ADERBACH nella Boemia poco distante da Trautenau; eglino per la lunghezza di un miglio geografico, e per la larghezza di un quarto, rappresentano all’occhio un bosco di pietre composto d’innumerabili e grandissimi sassi d’arena, i quali a guisa di punte cristallizzate s’innalzano sulla loro madre. Ora assomigliano a torri, ora a pilastri ed a muraglie traforate dalle palle, ma per lo più formano de’ coni, che essendo molto rotti, e singolarmente costruiti, danno occasione che l’immaginazione si figuri de’ frati, delle teste di morti, pulpiti, pani di zucchero, ponte ec. nomi che effettivamente
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si danno a questi gruppi, che s’innalzano da 80 fino a 100 piedi. I sassi più grossi hanno 4 tese di circonferenza e più; alcuni non ne hanno né anche una. Ora stanno tanto vicini tra loro, che non permettono alcun passaggio, ora sono più larghi, e formano valli e profondità, tra le quali, posta la terra vegetabile, crescono gli alberi. La loro posizione per lo più è perpendicolare, e spesso si appoggiano verticalmente tra loro. Scaricando tra queste volte sassose qualche arma da fuoco sentesi un tuono strepitoso per tutta la fila pietrosa, il quale finalmente si perde come un cupo susurro. Vi sono molte aperture ed entrate per giungere nell’interno di queste rocce; ma in alcuni luoghi è assai incomoda la via che vi conduce. In molti siti zampilla l’acqua, che poi cade talvolta da altezze considerabili, indi si raccoglie in un ruscello, donde il paese ed i sassi hanno tratto il nome(1).
2. Le RUPES PICARUM (Extersteine)
(1) Ved. Langhans Beschreibung der Aderbachischen Steingebirge. Breslavia 1739 4to, Schaller Topographie des Koenigreichs Boehmen XV tom. pag. 116. Vermischte
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presso la città di Horn nella Contea di Lippa in Westfalia, sono composte di diverse rocce selciose situate perpendicolarmente tra di loro senza toccarsi. La prima dell’altezza di 90 piedi, situata sopra una piazza libera, è scavata, e forma un romitorio con porta e finestre. Un altra inclina in modo che minaccia di perdere l’equilibrio; sulla sua cima trovasi una cappella quadrata per metà scoperta con un altare; questa, dopo che è stato distrutto un ponte per un sasso che vi discese da una montagna vicina, è inaccessibile. Una terza roccia porta sul margine della sommità un pezzo di roccia rotonda che appena sembra toccare la base. Dietro ad esse s’innalza una montagna che non comunica punto con queste rocce(1).
3. La ROQUETTE un miglio distante da Castres in Linguadocca, e SIDOBRE poco distante da essa, rappresentano delle rocce assai singolari, alle quali si sono attribuiti i nomi
Beytraege zur physik. Erdbeschreibung IV Vol. pag. 90 con un disegno. Fabri geographisches Magazin VII quinterno.
(1) Donnop historisch-geographische Beschreibung der Grafschaft Lippa 1784. 4.
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di diversi animali. Per lo più sono rotonde alle sommità, alcune stanno verticalmente, altre sono spaccate, ed inclinate verso il suolo. Molte sono coltivate, poiché vi si pone sopra uno strato di terra alto di 5 in 6 pollici e vi si piantano delle viti che in breve tempo producono un buonissimo vino. Fra le rocce di La Roquette si trova la MOVIBILE che assomiglia ad un uovo schiacciato posto in punta. La sua maggior circonferenza importa 26 piedi, la minore al piè di essa è di 12, e l’altezza n’ha 11; la massa totale tiene 360 piedi cubici, e peserebbe 600 quintali. Questo pezzo appoggiasi sopra una punta di rocce, e tanto presso il margine di essa, che la sua periferia inferiore, dista solamente un pollice e mezzo dal margine, e che un piombino pendente dalle sue estremità cade al di là della base. Il piano sul quale è posta è inclinato. Una sola linea serve di punto d’appoggio. Chiunque si muova un poco di continuo, può metterlo in moto, ed allora muovesi nella direzione dal Sud al Nord nello spazio di un pollice, in modo che il suo centro di gravità deve scorrere ancora un mezzo pollice. Di questo pezzo di roccia ha scritto particolarmente
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Marcorelle(1). Le rocce movibili presso Byrch Over in Derbi-Shire possono giustificare la spiegazione fatta da Marcorelle. Queste sono situate tutte sopra una roccia dura, ed equilibrate in modo, che malgrado che una di esse sia alta 4 tese, e ne abbia 12 di circonferenza, può essere messa in moto come le altre, toccandola con un dito solo(2).
4. La DIGA DE’ GIGANTI (Giants Causewag) nell’Irlanda: questa come tutti i pilastri di basalto e le stalattiti non appartengono a questo capitolo. Quelli sono de’ prodotti vulcanici, queste si formano dall’acqua gocciolante dalle fessure delle rocce.
(1) Miracoli della natura tradotto dal Francese 1782. 1 Vol.
(2) Ved. Humel Prospetto dello stato presente naturale e politico della Gran Brettagna. Tour troug the whole Island of Great Britain (5 edit. Lond, 1755 ) nel 3 vol.