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I limiti ove cessano di crescere gli alberi, le piante, e finalmente i muschi sono determinati in ciascuna catena di montagne, ma ciò non ostante variano da montagne a montagne. Essi non sono fissati solamente dall’altezza assoluta de’ monti, ma, come sembra piuttosto, dall’altezza relativa. Una sommità di montagne che, poste eguali circostanze, ha una maggiore altezza assoluta dell’altra, avrà anche a motivo dell’aria sottile regnante sulla di lui cima, meno calore ed umidità, e sarà in conseguenza meno atta alla vegetazione; ma essendo eguale l’altezza assoluta, e diversa la relativa, allora la montagna il cui piede è situato alto, e perciò poco distante dalla cima distante dalla cima, avrà un’aria più umida e calda; e siccome l’evaporazioni più pesanti del piano terrestre s’innalzano
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facilmente fino alla sommità poco distante, vi nutriranno più facilmente le piante che quando una montagna s’innalza rapidamente sopra un suolo basso. Questo clima geografico e fisico, particolarmente i venti, che ora più ora meno possono agire, contribuiscono non poco alla prontezza o al ritardo della vegetazione.
La pianura di Quito, che ha un’altezza assoluta di 1460 tese, è ancora al sommo fruttifera. Sul Chimborasso crescono ancora freschi gli alberi sopra un’altura assoluta di quasi 2000 fino a 2200 tese, e sotto questa parte dell’Equatore non cessa la vegetazione che all’altezza di 2300 tese; ma perciò è assai inferiore l’altezza relativa del Chimborasso e del Pitchincha; e l’ultimo ha appena 1470 piedi. Nelle regioni di Faucigny, del Valese, anzi di tutta la Svizzera, cessa il crescimento degli alberi anche prima dell’altezza di 800 tese, ed i muschi non giungono fino a 1000(1). Nella Turingia gli alberi all’altezza
(1) P. Pini osservazioni su questo proposito inserite nel journal de physique 1785. Jan., d’onde nel magazzino per la fisica di Lichtenberg. Vol. 3. quint. 3, pag. 55.
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di 400 tese non crescono più(1). Nella Norvegia la vegetazione non s’innalza molto al di là di 200 tese.
(1) Ved. De Luc Lettere sulla storia della terra e dell’uomo Tom. I.